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Una Riserva di…

La Riserva Naturale Zompo Lo Schioppo è un’area protetta della Regione Abruzzo compresa nel Comune di Morino (AQ). I suoi 1025 ettari sono localizzati nella Valle Roveto, profonda incisione che si estende per circa 30 km in direzione NW-SE nel cuore dell’Appennino laziale-abruzzese, tra il Parco Regionale dei Monti Simbruini e il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
É molto interessante provare a “leggere” in questa area la varietà delle componenti ambientali e umane; dalla loro integrazione infatti deriva un paesaggio complesso e riconoscibile. Campi coltivati, filari di viti e boschi con querce imponenti caratterizzano le aree più prossime al centro abitato mentre nelle zone più elevate, faggi colonnari e tassi popolano la foresta attraversata dal torrente Romito.
Alla sommità dei rilievi, sulle pareti assolate e a strapiombo nasce la spettacolare cascata naturale di Zompo lo Schioppo. La falda acquifera, contenuta in un sistema di cavità carsiche ancora sconosciute, si innalza in seguito alle precipitazioni invernali, fuoriesce e genera la cascata proprio al contatto tra le bancate calcaree e le rocce impermeabili sottostanti. Queste montagne hanno assistito più volte nei secoli a terremoti disastrosi, dei quali l’ultimo è stato quello del 13 gennaio del 1915, che ha determinato una svolta epocale nei caratteri ambientali e sociali della Valle Roveto.
L’abbandono degli insediamenti medioevali e lo spostamento degli abitati verso il fondovalle, a ridosso delle vie di comunicazione, hanno provocato lo “sdoppiamento” dei centri urbani, con il nuovo edificato accanto ai vecchi nuclei ruderizzati.
Questa è ancora oggi una delle caratteristiche più evidenti del paesaggio costruito e dei rapporti sociali tra gli abitanti, divisi tra i tre diversi nuclei di Morino, Grancia e Rendinara.

…acqua

Nascosta alla vista, l’acqua scorre all’interno della montagna, si insinua in vallette carsiche, pozzi e doline, spingendosi tra le rocce calcaree fessurate che formano questi monti. Riempie grotte, scava condotti e riaffiora in copiose sorgenti. Tra queste, quella dello Schioppo sgorga da una parete verticale e dà vita ad una spettacolare cascata di oltre 130 metri di altezza: è una delle rare sorgenti carsiche intermittenti dell’Appennino; è infatti attiva in primavera quando la falda acquifera si innalza per lo scioglimento delle nevi in quota.

…foreste

Dalle creste montane al fondovalle coltivato, il paesaggio vegetale è molto vario e ricco di specie rare e di pregio. Salici e Pioppi, insieme all’Ontano nero, costeggiano le rive del torrente, mentre Muschi ed Epatiche formano un tappeto morbido sulle rupi nei pressi della cascata.
Sotto di questa, ad una quota insolitamente bassa (700 slm), resiste un bosco di Faggio, con molti esemplari secolari. Sulle rupi, con un microclima favorevole, si è insediato i Leccio; Carpino nero, Orniello, Acero campestre, Cerro, compongono il bosco nella fascia più bassa.
E inoltre presente un popolamento di Tasso (Taxus baccata) di notevolissima importanza, oggetto di un intervento finanziato dall’Unione Europea: il progetto LIFE “Conservazione della faggeta appenninica con Taxus ed Ilex”.

…esperienze

Cento modi di pensare, di parlare, di ascoltare …cento modi di sorridere e scoprire.
E’ pensando a questi cento (e molti più) modi di essere e sentire, che la Riserva svolge le sue attività di sensibilizzazione ed educazione ambientale, con l’obiettivo prioritario di riflettere sulla “sostenibilità- insostenibilità” di modelli socioeconomici in atto.
Nella Riserva lavoriamo per aiutare i cittadini ad essere soggetti attivi nelle scelte che riguardano
l’area in cui vivono, per migliorare la qualità della vita e dell’ambiente.

 

 

 

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